Narratore, commediografo e critico italiano. Nel 1913 fondò a Siena, con
Tozzi e Giuliotti, la rivista "La Torre", che si proclamò "organo della
reazione cattolica". Il suo primo successo letterario fu il poema in ottave
Venere agreste, di imitazione dannunziana. Successivamente si
dedicò al teatro, scrivendo commedie in dialetto e in lingua nelle quali
delineò figure e situazioni di carattere popolare. Fu anche librettista
d'opera e critico teatrale. Fra le sue opere narrative si possono ricordare:
Scopino e le sue bestie (1914),
Novelle incredibili (1920),
La
maschera celeste (1922),
Novelle agrodolci (1925). Tra le commedie:
I' pateracchio (1910),
Cinque asini per un soldo (1922),
Per
trovare un galantuomo (1922),
Stenterello e il Granduca (1924)
(Firenze 1878-1928).